Parola d’ordine operatività. Vale per Fulmine Group, operatore postale privato nazionale, che al fronte della liberalizzazione degli atti giudiziari, si dichiara pronto a scendere in campo.
L’azienda, infatti, già in prospettiva ha ideato un modello di azione, caratterizzato da un Team specializzato, trasversale alle divisioni dell’azienda, sotto la guida del Direttore Generale Alessandro Comparetto.
Su più fronti sono stati avviati più gruppi di lavoro, con l’obiettivo di innovare e affrontare in maniera strategica un mercato che si apre per la prima volta alla concorrenza.
Fulmine Group, in un primo momento, ha avviato un’analisi approfondita delle tematiche di proposizione commerciale, a breve e medio termine, valutata l’importanza di offrire un servizio a 360 gradi.
Uno studio che comprenda quindi sia il recapito classico degli Atti Giudiziari, sia i relativi servizi accessori a valore aggiunto.
Il Team di progetto si è poi concentrato sulla fase di recapito, puntando all’ideazione di un processo end to end, che fosse caratterizzato il più possibile da flessibilità e semplificazione nel processo di gestione del cliente.
Per questo, mettendo in primo piano l’attenzione al cliente, nell’offerta commerciale è stata inserita la formula “tutto compreso”.
Attraverso partnership di alto livello con esperienza consolidata nei settori che vanno dalla stampa all’archiviazione digitale, da servizi customizzati a certosine rendicontazioni, si vuole così fornire e garantire soluzioni “chiavi in mano”.
Poste le basi del modello, il Team continua a lavorare perfezionandosi e individuando le mosse più adatte per consolidare e affinare il progetto.
Monitora dunque con attenzione e costanza le Gare Pubbliche, che hanno per oggetto il servizio di notificazione, valutando tutti gli elementi utili, che possano costituire proposte risolutive, da presentare alle Autorità di Regolamentazione del Mercato, d’ausilio anche alle Stazioni Appaltanti.
Step strategici che non sorprendono se si considera che il valore economico del mercato di riferimento vale oltre 350 milioni di euro, di cui un terzo costituito dagli Atti Giudiziari, mentre in termini di volumi totali di invii e comunicazioni connesse, l’80% è rappresentato dalle Comunicazioni delle Violazioni del Codice della Strada.