I cinque trend dell’e-commerce in crescita

Le potenzialità dell’e-commerce italiano sono ormai evidenti e continuano a consolidarsi tra le perplessità di pochi e le visioni favorevoli di molti.

Il settore è in crescita e a dirlo, di fatto, sono le cifre. Stando ai recenti report sull’e-commerce, la diffusione dell’online in Italia ha raggiunto l’88,7% della popolazione tra gli 11 e i 74 anni, con 42,6 milioni di italiani che affermano di accedere a internet sia da postazioni fisse che da mobile.

Si registra, in particolare, una maggiore preferenza per il cellulare, il cui utilizzo è in aumento proprio per l’accesso a internet.
Circa 36,4 milioni di individui, ovvero il 75,8%, utilizza lo smartphone per navigare in rete, mentre 35,4 milioni (73,8%) usano un computer fisso.
A livello globale basta pensare che il mobile commerce rappresenta il 37% delle transazioni, in crescita rispetto al 30% registrato nel 2015. Si ritiene inoltre che rappresenterà il 45% del fatturato e-commerce complessivo entro il 2020, pari a 284 miliardi di dollari, valore triplicato rispetto alle stime relative al 2016.

Facendo focus sull’Italia, secondo quanto è stato messo in luce, l’eCommerce B2C italiano è destinato a crescere: ha generato un fatturato di 31,7 miliardi di euro nel 2016, in aumento complessivamente del 10% rispetto al 2015.
Nell’abito delle strategie è possibile individuare cinque trend.
Da una parte c’è la vendita all’estero, con significative opportunità di crescita: si stima che un miliardo di persone faranno acquisti online oltre confine entro il 2020. Inoltre, da puntualizzare che l’integrazione tra fisico e digitale prende campo soprattutto nella possibilità per l’utente di comprare online e ritirare quanto acquistato gratuitamente in negozio.
Dall’altra, si afferma ormai il pagamento senza attrito (frictionless payments), strettamente connesso all’innovazione: nel 2016 più della metà dei consumatori e-commerce ha abbandonato il carrello fisico, perché il metodo di pagamento ricercato non era presente.
Segue poi, tra le strategie, la raccolta dati per le aziende (actionable data): attraverso strumenti di analisi dei dati raccolti, si possono analizzare e personalizzare in real time servizi e offerte. E, inoltre, si aggiungono, – e sono di uso sempre più comune – intelligenza artificiale e chatbot, per interagire e suggerire prodotti all’utente.
Infine, la customer centricity, on-demand service, che consente a chi è online di gestire e coordinare in maniera autonoma il processo di acquisto, in base alle proprie esigenze.

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